COOPERATIVA INSIEME BREVE STORIA: LA GENESI/NASCITA
Siamo alla fine del 1977, in un incontro organizzato nella sede dell’allora -Associazione Gruppo Scuola – per parlare del Quartiere Montanara, delle sue problematiche sociali emergenti e di cui interessarsi per trovare risposte adeguate. Le persone presenti erano state invitate un po’ per amicizia, un po’ perché disponibili, sensibili e attente alla vita del Quartiere, interessate a conoscere e a partecipare alla vita sociale, persone già impegnate quotidianamente in problematiche famigliari di diverso tipo tra le quali anche la disabilità.
Quella sera, essendo che, la maggior parte dei presenti, stava affrontando situazioni di disabilità nella propria famiglia, si decise di incominciare a studiare, conoscere, capire la disabilità non solo per le questioni legate alle singole situazioni contingenti, ma anche di tipo generale, perché di valenza sociale. I presenti, infatti, sono già consapevoli che qualsiasi questione personale, non è solo una condizione privata-individuale, ma assume un alto valore sociale. Vale a dire che tutta la comunità se ne deve fare carico. Si diceva che il “privato” è anche “pubblico”. E per noi significa in primo luogo assumere una dimensione di Quartiere.
In quella sede si decide di costituire un gruppo di lavoro e di impegno allo scopo di continuare ad incontrarsi per iniziare e sviluppare l’impegno deciso e per rendere visibile a tutta la comunità la questione della disabilità.
Il gruppo così costituito incomincia il proprio lavoro principalmente su tre dimensioni dell’impegno a favore della disabilità:
- la conoscenza della disabilità in generale e i relativi bisogni espressi sulla base di un approccio socio- culturale e politico (nel senso di polis).
- la dimensione della presenza della disabilità in Quartiere per mezzo di un censimento con i pochi dati.
- la costruzione di una rete di persone e realtà capace di ampliare ed applicare il principio dell’inserimento.
Il gruppo nasce, si sviluppa e regolarmente ogni settimane si incontra con lo scopo di conoscere, capire e imparare tutto ciò che è possibile, aiutarsi in solidarietà. Sono stati tre anni di intenso impegno del gruppo. In alcuni periodi di questo tempo il gruppo è diventato cittadino. La partecipazione ha raggiunto la presenza di oltre quaranta famiglie.
Quegli anni sono significativi, perché offrono il contesto favorevole per diversi aspetti della vita politica, sociale e culturale.
La vita sociale si realizza in un contesto condiviso, molto dinamico e positivo. Alcune conquiste del ’68 sono ancora presenti e stimolanti nella vita sociale dei territori e dei Quartieri e più in generale viene vissuta una rinnovata consapevolezza dell’essere “cittadini sociali” con una grande volontà ad essere partecipi, responsabili, capaci di autodeterminazione individuale e al contempo collettiva.
È il tempo di grandi cambiamenti sociali; siamo accompagnati da alcuni valori, che assumono significati nuovi: il desiderio di una società più equa, senza sfruttamenti, l’idea di un modo migliore. Da qui matura la volontà di iniziare da chi subisce discriminazioni a causa delle proprie condizioni fisiche e/o mentali, delle condizioni economiche, culturali.
È anche il grande tempo della messa in atto della volontà al superamento delle istituzioni totali (carceri, manicomi, istituti di varia natura), la chiusura delle classi differenziali e delle scuole speciali.
Dopo due anni di vita, il gruppo si pone una domanda fondamentale, forte è sentita in tutti la necessità di dare continuità all’esperienza di condivisione, per trasformare ciò che ha generato nelle persone, in termini di consapevolezza, una risposta ai bisogni dei propri famigliari con disabilità.
L’idea di costituire una Cooperativa, nonostante l’ignoranza totale, di tutti in materia, prende spazio nei pensieri e nella possibilità di fattibilità di tutti. Si trovano persone competenti e disponibili a dare il loro contributo.
Dopo attento studio il giorno 27 febbraio 1980 si costituisce e diventa realtà la Cooperativa di Solidarietà sociale Insieme. Da qui consegue la predisposizione del Centro Semi residenziale diurno con il sostegno di alcuni politici locali e con il finanziamento del Consorzio Socio Sanitario.
Au.lago